Sogni di mezz’estate
di Ada Perona
dal 10 al 22 ottobre 2016
SALA MOSTRE DELLA PROVINCIA
Corso Nizza 21, angolo c.so Dante – CUNEO
dal lunedì al sabato ore 15 – 19 domenica ore 10 – 12.30 / 15 – 19
tel. 0172.693885 – email: info@adaperona.it
Ada Perona
Ancora un’importante presenza della nota pittrice fossanese Ada Perona in una rassegna di alto livello culturale. Una
presenza che riporta gli appassionati d’arte alle tante esposizioni tenute, nel corso della sua attività, in importanti sedi
pubbliche e private e che, ultimamente, l’ha vista esporre i propri lavori ad Expo 2015, nelle sedi museali di Ufa (Russia)
ed ancora in varie mostre in atto nella Repubblica cinese. Sempre felice di trasferire su carta, tela, terrecotte la sua
lirica visione del mondo con elegante sensibilità cromatica, Ada Perona è però conosciutissima per gli acquerelli dove
fiori, frutti, vasi, ciotole, paesaggi, figure e pennelli mantengono inalterata la freschezza di una neofita. Certo una scelta
elitaria quella della tecnica ad acquerello che, dopo i fasti degli ultimi due secoli, nell’età contemporanea annovera
pochi ma selezionati cultori, affascinati dalla leggerezza della resa pittorica e dall’evanescenza della forma. E con
tocchi fluidi e vaporosi la pittrice sa ricreare atmosfere sospese, scenari naturali imbevuti di emozioni filtrate dalla memoria,
panorami nostalgici regolati da sereni ritmi dell’animo. Evocatrice di alcuni temi cari all’estetica morandiana
l’artista possiede un’intensità elegiaca che si sprigiona da un’estatica restituzione pittorica dei soggetti: immagini consuete
che la levità della pennellata sa trascolorare in poetiche apparizioni.
Ma occorre sottolineare che tutte le creazioni di Ada sono il frutto di un’attenzione stupefatta all’universo che la circonda,
sono lo specchio di un’appagante interiorità: attraverso un linguaggio figurativo lontano dalla crudezza del
reale esse esprimono una serena contemplazione della natura ed un’accettazione consapevole dell’esistenza in cui
desiderio e rimembranza, sensualità e smarrimento, meraviglia e trasalimento, superando la mera contingenza, si intrecciano
continuamente in forme armoniose.
Giorgio Barberis