Un’aria, quella in cui è immersa la poliedricità esecutiva della Perona, le cui remote radici possono essere facilmente riscontrate nel Postimpressionismo che maggiormente ha voluto mantenere un rapporto organico con la figurazione di mimésis, riconoscendo nel soggetto di natura o di invenzione, e nella riflessione derivata dalla sua rappresentazione, il più elevato obiettivo che la creazione artistica si possa proporre.
Ma è nella realizzazione dei lavori ad acquarello che la Perona rovescia tutte le ricchezze contenute nel proprio personale Vaso di Pandora perché nel suo repertorio si differenzia nettamente dalle consuete caratteristiche della tecnica inclinando verso un raffinato sentire. E’ quindi un’ artista da “leggere” e da imparare, perché i suoi lavori diventano poesia.
Giorgio Barberis
Attraverso i lavori di Ada Perona “…parti alla ricerca del tempo perduto…
lo ritrovi in quelle rose, e in quegli altri fiori all’antica, appoggiati con grazia tutta europea…
su un piatto grande, attorno a una “bôite a bon bon”, di forma classica,
o su per un vaso dalle forme stravaganti; coraggiosamente accostate a un fregio nero…”
Flavio Russo
“Ma [il tempo] lo ritrovi, adesso, anche nelle terrecotte, nelle testine d’angelo paffute, nei ritratti un po’ assenti,
in certi profili affilati proprio da un tempo – quello del ‘900 – tanto veloce da essere scomparso nello spazio…”
Flavio Russo
Accanto ai temi floreali tradizionali, dipinti con suggestiva sapienza e insieme con grande spontaneità compaiono spunti panoramici e felicissimi abbinamenti tra fiori e figura umana in cui l’elemento floreale viene a far parte della donna rappresentata, ad esaltarne l’eleganza e la delicatezza della figura. “L’arte di Ada comincia con le “macchie” diffuse sul foglio dell’artista, macchie che vengono poi definite ed arricchite con mano sicura ma leggera, come fosse la stessa acqua colorata a creare il dipinto e la pittrice ne fosse una docile ed intelligente interprete”.
In realtà “l’opulento tripudio” di fiori ed oggetti che affolla ogni foglio della brava pittrice è frutto di un calibrato accostamento di toni e cromie che Ada accosta con sapienti sfumature e suggestiva attenzione a far rivivere emozioni e sensazioni provate”.
Carlo Morra
“…solo da mani (e cuore) femminili possono uscire il sogno e la poesia dei delicati acquerelli
e la fragranza floreale di smalti, ceramiche, piatti.
Penso che Ada Perona – perchè di lei si tratta – gioisca e si diverta nel dipingere
liberando se stessa in spontanea e felice fusione con il risultato,
con opere accattivanti che ben possono figurare in qualsiasi casa o collezione”.
Gianni Delzanno
“…(Ada) non disdegna però la ricerca di nuove vie espressive con temi nuovi ed inconsueti,
come i fondi marini magistralmente reinterpretati e spinti all’informale in alcuni particolari.
Una marea di luci e di colori in cui prevale il blu di fondo, tonalità di colore potente ed intensa,
ideale per contrastare gli elementi del primo piano e portarli nel rilievo dovuto…”
Claudio Mana
“…dell’acquerello, tecnica che esige particolari accorgimenti sia per il materiale sia per l’esecuzione,
la Perona dimostra di conoscere bene procedimenti ed esiti.
I suoi dipinti risultano infatti “costruiti” con quella pennellata di abbozzo, fluente e vaga,
che caratterizza la tecnica dei colori dell’acqua,
non per nulla considerata tra le più ardue e, tuttavia, capace di immediate fresche spontaneità”.
Ezio Briatore
“I suoi fogli di cartoncino ruvido, dolcemente colorati all’acqua,
sono percepibili immediatamente e riconducibili alla sua mano esperta.
Vive in una sorta di simbiosi, sia come donna sia come artista, con le varie stagioni…
che emergono nei particolari più minuziosi fino a comparire perfetti in colori, proporzioni, ed ombre,
proprio così come sono nella realtà più vera”.
Walter Lamberti
“Ada Perona si propone con piacevoli acquerelli secondo la sua ben nota tematica già trattata in ceramica.
Composizioni floreali, nature morte secondo una buona creatività pittorica
sono i motivi dominanti delle sue carte, dei suoi piatti, vassoi, oggetti decorativi di varie fogge e formati”.
Claudia Ferraresi
“Nel giardino segreto di Ada Perona si passa dagli acquerelli delicatissimi di fiori e frutti, ad opere ad olio,
a sperimentazioni quasi astratte… allo splendore immaginifico del surrealismo
che inquadra le aree dei dipinti quasi a moltiplicarne le suggestioni ed i significati”.
Massimiliano Cavallo